Al teatro Due "Fuori sede" di Pizzurro. In
scena Alessia Fabiani |
Ridere fa bene anche alla mente
Il
riso "per colpire sempre giusto dovrebbe procedere da un atto di
riflessione", ha scritto acutamente H. Bergson. A questo indirizzo sembra
proprio essersi adeguato Luca Pizzurro, autore e regista di "Fuori
sede", uno spettacolo in scena al Teatro Due (vicolo dei Due
Macelli, 37) fino a domenica.
La storia, pur
semplice nel contenuto, sostenuta da lunghe scene all’insegna della più
esplosiva e diversificata allegria - ravvivata all’improvviso da tanta musica e
sfrenati balli - ha fornito all’autore lo spunto per impegnarsi nel produrre una
rappresentazione decisamente forte e spesso angosciante per le problematiche
lavorative che investono il mondo dei giovani personaggi. Si tratta di
studentesse universitarie e di due loro colleghi costretti a convivere in uno
stesso appartamento - naturalmente affittato in nero - per dividere le spese. Di
questo gruppetto fa parte anche una trentenne laureata in architettura,
Stefania, interpretata con molta attenzione ed equilibrio da Alessia Fabiani,
che per sopravvivere lavora in un call center a cinquecento euro al mese.
Naturalmente non mancano le inevitabili piccole incomprensioni dovute alla
forzata coabitazione che vanno dai turni per le pulizie agli "attentati" alle
proprie abitudini. Il tutto condito sempre da un umorismo dialettale,
napoletano, siciliano veneto e romano, che di volta in volta investe prorompente
lo spettatore. In questo ambiente "il riso" è "una specie di castigo
sociale", perché costringe a riflettere, come del resto il finale a
sorpresa. Non si risparmiano gli attori sulla scena per oltre due ore: Giuliano
Calandra (Genny), Flavia Faloppa (Federica), Donatella Barbagallo (Addolorata),
Sebastiano Re (Ciccio), Laura Liberti (Immacolata), Gabriella Guidarelli
(Marcella), Antonia Di Francesco (Imperia) e Fabrizio Rossi (Maurizio).
di
Antonio Venditti
25 aprile 2012 |
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