La
piazza Sempione, il cuore del quartiere, è caratterizzata da
un’architettura a misura d’uomo, fatta per una vita ricca di
contatti. E’ l’unica parte del quartiere conservatasi intatta. Sul
lato nord della piazza si erge un lungo edificio di stile rustico
medioevale con l’orologio sulla sommità di una torre. Si tratta del
cosiddetto "palazzo pubblico", arricchito alla base da un porticato,
alle cui estremità dal 1924-25 due archetti si aprono per immettere
con brevi sottopassaggi in due vie distinte: via di Monte Sacro e
via Titano. Scopo della costruzione era ospitare, oltre alla
delegazione e a una scuola, anche una sala polivalente per
spettacoli.
Sul
lato della piazza opposto al ponte Tazio si eleva la chiesa dei SS.
Angeli Custodi, costruita contemporaneamente al quartiere, dove
operava un certo numero di cooperative riunite in "Consorzio
città Giardino Aniene". Ottenuto il contributo di 1.000.000 di
lire da papa Pio XI, il Consorzio, sempre su progetto
dell’architetto Giovannoni, avviò la costruzione del tempio.
Nel
1922, all’assistenza spirituale della popolazione pensarono i
Caracciolini, chierici regolari minori dell’Ordine fondato da S.
Francesco Caracciolo. All’inizio svolsero il loro ministero in una
baracca. Nel 1924 fu usata, come cappella, la cripta della chiesa,
che finalmente nel 1925 fu terminata dall’icp, succeduto al
Consorzio.
La
facciata della chiesa si presenta in cima a una scalinata di
venticinque gradini con un portale munito di colonne, baldacchino e
architrave recante la scritta Angelis Custodibus, titolo voluto da
Pio XI, per ricordare la chiesetta dell’Angelo Custode di via del
Tritone, che dovette essere sacrificata per l’ampliamento della
strada.
L’interno si rifà a soluzioni barocche, sia nelle strombature degli
archi delle cappelle laterali che negli intrecci di costoloni della
volta o nell’ampia cupola di Aronne Del Vecchio.
Ai due
lati della scalinata, in basso, due archetti, che completano
armonicamente il quadro, introducono rispettivamente in una
piazzetta cieca e, al di là di un cancello chiuso, ai servizi della
chiesa stessa.
Nel
progetto di Giovannoni, intorno alla piazza si dovevano costruire
strade alberate e villini plurifamiliari circondati dal verde dei
giardini, una sorta di borgo dove regnassero tranquillità e
sicurezza.
La
statua della Madonna al centro della piazza è del 1948.