Queste parole di Annalisa Venditti, semplici e toccanti al tempo
stesso, tratte dal suo libro "Andrea Baroni. Il cavaliere delle
rose e delle nuvole" (Edilazio), sono state lette nel corso di
un incontro – presentazione nella sala Di Liegro di Palazzo
Valentini.
Davanti
a un pubblico interessato e attento, si sono susseguiti gli
interventi di Enzo Antonio Cicchino, scrittore e autore Rai, di
Vincenzo Maria Mastronardi, psichiatra e scrittore e di Paolo
Sottocorona, meteorologo, con la coordinazione di Willy Pocino,
giornalista e scrittore.
Mastronardi si è soffermato sugli orrori dei campi di
concentramento. Andrea Baroni, infatti, uno dei più famosi
meteorologi televisivi, è stato uno degli oltre 600 mila militari
italiani internati nei lager tedeschi dopo l’8 settembre 1943.
Annalisa Venditti, una giornalista da anni impegnata nello studio di
questa triste pagina della nostra storia recente, ha conosciuto il
generale Baroni grazie a un ritratto a carboncino intitolato
"Primi freddi", realizzato dall’artista trentino Michelangelo
Perghem Gelmi (1911-1992) durante il viaggio in treno verso il lager
di Tarnopol, in Ucraina. Le opere di Perghem Gelmi sono state
raccolte negli anni Settanta nel volume "Da Cannes a Tarnopol",
accompagnate dalle intense parole del suo compagno Francesco Piero
Baggini (1914-2000), alpino, professore di materie umanistiche a
Sondrio. Dopo la morte di Perghem Gelmi e Baggini e fino al 2009 il
disegno era rimasto senza un nome.
Grazie
a Mauro Baggini (nipote di Francesco Piero Baggini) e a Mario
Perghem Gelmi (figlio di Michelangelo) Annalisa Venditti ha
rintracciato Andrea Baroni, che – dopo più di sessant’anni dalla sua
esecuzione - ha riconosciuto in quel disegno del 16 ottobre 1943
il suo ritratto da internato.
"In
quel vagone di terza classe -
ricorda Andrea Baroni, 95 anni -
restavamo ammirati nel vedere Perghem Gelmi, solerte e intento,
tracciare nero su bianco quei passaggi di vita, di cose, di luci, di
ombre. Egli fissava quello che pure noi emozionava, ma che non
saremmo mai stati capaci di attuare in immagini così estremamente
vive. L’artista scelse anche me come modello.
"Documento la vita" – così mi disse un giorno, mentre lo stavo
guardando all’opera, ritraendo uno dei nostri. L’album di
Perghem Gelmi costituiva anche secondo me un documento unico. I suoi
disegni sono la schietta documentazione dello sfacelo nelle file
delle forze armate italiane subito dopo l’Armistizio.
Trent’anni dopo quegli schizzi a carboncino sarebbero diventati uno
dei più singolari libri di viaggio: uno scorcio di vita intensamente
vissuta in un particolare momento della nostra esistenza, da
consegnare alla memoria di quanti non avrebbero voluto dimenticare".
Da qui
prendono il via le pagine di "Andrea Baroni. Il cavaliere delle
rose e delle nuvole", un libro dalla struttura particolare. Da
un lato il diario di Baroni successivo all’internamento, che a
distanza di tanti anni annota e rintraccia ogni particolare di
quella tragica esperienza, dall’altro la cronaca di una ricerca
storica condotta con gli strumenti dello scavo biografico e
dell’investigazione giornalistica.
Enzo
Cicchino ha parlato delle complesse vicende diplomatiche che
coinvolsero Italia, Francia e Gran Bretagna nell’imminenza dello
scoppio della seconda guerra mondiale. Paolo Sottocorona, invece, ha
ricordato la sua amicizia con Andrea Baroni, la sua innata
signorilità e un provino di molti anni fa, in cui un meteorologo
ormai mitico espresse un parere benevolo e disinteressato sulle sue
capacità di esporre le previsioni del tempo davanti al pubblico
della Rai.
Annarita Baroni, figlia di Andrea, ha letto alcune pagine del libro
sul padre.
Willy
Pocino, oltre a introdurre le varie relazioni, si è soffermato su
Annalisa Venditti, alla quale è legato da una profonda amicizia.
Tra i
presenti, Stefano Caccialupi, segretario generale dell’Anei, il ten.
Antonio Calabrese della rivista "Aeronautica", Margherita De Bac del
Corriere della Sera, l’archeologo Paolo Moreno, don Mario Pieracci,
la regista Gigliola Funaro, la poetessa Paolina Carli, la scrittrice
Nica Fiori, l’ingegnere Fabio Gervasi di www.centrometeo.com, il
poeta Marco Onofrio, la grafologa Monica Calderaro e le redattrici
de "La vita in diretta" Emanuela Pesce, Giovanna Serpico, Ines Siano
e Lucia Verdoliva.