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Presentato il libro di Annalisa Venditti sul famoso meteorologo

Festa per il gen. Baroni a Palazzo Valentini

"Adoro il profumo della Memoria. Soprattutto quando si sprigiona all’improvviso. Magari dai cassetti chiusi, pieni di fogli e fotografie, oppure da un soppalco fatto apposta per contenere ricordi. Spesso rimane intrappolata negli abiti indossati per un’importante occasione, come il completo di lino bianco con cui Andrea Baroni, nel 1973, ha fatto la sua prima apparizione televisiva". Queste parole di Annalisa Venditti, semplici e toccanti al tempo stesso, tratte dal suo libro "Andrea Baroni. Il cavaliere delle rose e delle nuvole" (Edilazio), sono state lette nel corso di un incontro – presentazione nella sala Di Liegro di Palazzo Valentini.

Davanti a un pubblico interessato e attento, si sono susseguiti gli interventi di Enzo Antonio Cicchino, scrittore e autore Rai, di Vincenzo Maria Mastronardi, psichiatra e scrittore e di Paolo Sottocorona, meteorologo, con la coordinazione di Willy Pocino, giornalista e scrittore.

Mastronardi si è soffermato sugli orrori dei campi di concentramento. Andrea Baroni, infatti, uno dei più famosi meteorologi televisivi, è stato uno degli oltre 600 mila militari italiani internati nei lager tedeschi dopo l’8 settembre 1943. Annalisa Venditti, una giornalista da anni impegnata nello studio di questa triste pagina della nostra storia recente, ha conosciuto il generale Baroni grazie a un ritratto a carboncino intitolato "Primi freddi", realizzato dall’artista trentino Michelangelo Perghem Gelmi (1911-1992) durante il viaggio in treno verso il lager di Tarnopol, in Ucraina. Le opere di Perghem Gelmi sono state raccolte negli anni Settanta nel volume "Da Cannes a Tarnopol", accompagnate dalle intense parole del suo compagno Francesco Piero Baggini (1914-2000), alpino, professore di materie umanistiche a Sondrio. Dopo la morte di Perghem Gelmi e Baggini e fino al 2009 il disegno era rimasto senza un nome.

Grazie a Mauro Baggini (nipote di Francesco Piero Baggini) e a Mario Perghem Gelmi (figlio di Michelangelo) Annalisa Venditti ha rintracciato Andrea Baroni, che – dopo più di sessant’anni dalla sua esecuzione - ha riconosciuto in quel disegno del 16 ottobre 1943  il suo ritratto da internato.

"In quel vagone di terza classe - ricorda Andrea Baroni, 95 anni - restavamo ammirati nel vedere Perghem Gelmi, solerte e intento, tracciare nero su bianco quei passaggi di vita, di cose, di luci, di ombre. Egli fissava quello che pure noi emozionava, ma che non saremmo mai stati capaci di attuare in immagini così estremamente vive. L’artista scelse anche me come modello.

 "Documento la vita" – così mi disse un giorno, mentre lo stavo guardando all’opera, ritraendo uno dei nostri.  L’album di Perghem Gelmi costituiva anche secondo me un documento unico. I suoi disegni sono  la schietta documentazione dello sfacelo nelle file delle forze armate italiane subito dopo l’Armistizio.

Trent’anni dopo quegli schizzi a carboncino sarebbero diventati uno dei più singolari libri di viaggio: uno scorcio di vita intensamente vissuta in un particolare momento della nostra esistenza, da consegnare alla memoria di quanti non avrebbero voluto dimenticare".

Da qui prendono il via le pagine di "Andrea Baroni. Il cavaliere delle rose e delle nuvole", un libro dalla struttura particolare. Da un lato il diario di Baroni successivo all’internamento, che a distanza di tanti anni annota e rintraccia ogni particolare di quella tragica esperienza, dall’altro la cronaca di una ricerca storica condotta con gli strumenti dello scavo biografico e dell’investigazione giornalistica.

Enzo Cicchino ha parlato delle complesse vicende diplomatiche che coinvolsero Italia, Francia e Gran Bretagna nell’imminenza dello scoppio della seconda guerra mondiale. Paolo Sottocorona, invece, ha ricordato la sua amicizia con Andrea Baroni, la sua innata signorilità e un provino di molti anni fa, in cui un meteorologo ormai mitico espresse un parere benevolo e disinteressato sulle sue capacità di esporre le previsioni del tempo davanti al pubblico della Rai.

Annarita Baroni, figlia di Andrea, ha letto alcune pagine del libro sul padre.

Willy Pocino, oltre a introdurre le varie relazioni, si è soffermato su Annalisa Venditti, alla quale è legato da una profonda amicizia.

Tra i presenti, Stefano Caccialupi, segretario generale dell’Anei, il ten. Antonio Calabrese della rivista "Aeronautica", Margherita De Bac del Corriere della Sera, l’archeologo Paolo Moreno, don Mario Pieracci, la regista Gigliola Funaro, la poetessa Paolina Carli, la scrittrice Nica Fiori, l’ingegnere Fabio Gervasi di www.centrometeo.com, il poeta Marco Onofrio, la grafologa Monica Calderaro e le redattrici de "La vita in diretta" Emanuela Pesce, Giovanna Serpico, Ines Siano e Lucia Verdoliva.

di Cinzia Dal Maso

25 aprile 2012

 

 

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