In
prima fila, infatti, nella sala convegni della Federazione Nazionale
della Stampa, c’era un folto gruppo di bambini della scuola Nazario
Sauro, premiata per l’alto impegno manifestato nel campo
dell’educazione multietnica.
L’incontro è stato moderato da Scioscioli, che ha spiegato
l’importanza, per il nostro paese, di una piena accoglienza agli
stranieri. L’integrazione messa in atto dalla Nazario Sauro, ha
detto, "rappresenta quasi una realizzazione del sogno di Mazzini".
Infatti, "non si può essere mazziniani se non si crede nell’unione
fraterna tra i popoli".
Cecilia
D’Elia, vicepresidente e assessore alle Politiche culturali della
Provincia di Roma, impossibilitata a intervenire, ha inviato
messaggio in cui ha voluto ringraziare l’Associazione Mazziniana per
l’indefesso lavoro che svolge con le scuole e per l’impegno a tener
viva la memoria della Repubblica Romana. L’assessore ha poi
rievocato il pensiero di Mazzini, secondo il quale la patria non è
territorio né sangue, ma una comune idea di futuro.
La
professoressa Maria Immacolata Macioti, titolare della cattedra di
Sociologia dell’Università di Roma La Sapienza, ha ricordato come
Mazzini sia stato un grande educatore. Inoltre, "se fosse vissuto
oggi – ha spiegato ai giovani alunni – sarebbe stato considerato un
rifugiato".
E’
stata quindi la volta del dott. Ahmad Ejaz, membro della Consulta
Islamica costituita presso il Ministero dell’Interno, mediatore
culturale e giornalista. "Quando un immigrato parte dal suo paese –
ha puntualizzato – parte soltanto il suo corpo. La sua anima lo
raggiunge solo quando è integrato.
Uno
speciale riconoscimento è stato consegnato al vice sindaco di
Amatrice in memoria della sua concittadina Anastasia Nobili in Nassi,
colpita a morte il 23 giugno 1849 da un proiettile lanciato contro
Roma dall’armata francese, e alla signora Rosetta Stame, Presidente
dell’ANFIM, per l’opera svolta a tutela della memoria dei Martiri
delle Fosse Ardeatine. La signora Stame ha ricordato con commozione
il padre perso a sei anni, Nicola Ugo, il tenore che a via Tasso e
alle Fosse Ardeatine cantava per infondere coraggio ai compagni di
sventura.
La
manifestazione è stata conclusa da una toccante esibizione del coro
della scuola Nazario Sauro, diretto dalla professoressa Nicolazzi.
In un crescendo di emozioni, i giovanissimi coristi si sono
cimentati in alcuni brani moderni, per passare poi al coro "Va’
pensiero, sull’ali dorate" dal Nabucco di Verdi e al "Canto degli
Italiani" di Goffredo Mameli.