Filippo
Cerroti
era nato a Roma il 10
febbraio del 1819. Nel 1832 era cadetto del genio pontificio e nel
1848 aveva partecipato, con le truppe romane, alla campagna del
Veneto. L’anno seguente fu alla difesa di Roma e durante il
triunvirato resse il Ministero della Guerra.
Caduta
della Repubblica Romana, fu costretto ad andare in esilio in
Piemonte, dove entrò pian piano nella sfera d'influenza cavouriana.
Militò nell’esercito sardo e combatté nel 1859. Si distinse
soprattutto come ingegnere militare e ferroviario, progettando
numerose strade ferrate.
Nel
settembre del 1870 Nino Bixio gli affidò il comando della piazza di
Civitavecchia. Nel novembre dello stesso anno fu membro del primo
consiglio comunale di Roma.
Fu
anche deputato del Regno d’Italia: venne eletto per la X legislatura
al collegio di Avezzano il 27 novembre 1870 e per la XI e la XII
legislatura al collegio di Roma II e Civitavecchia.
Si
occupò persino del Tevere, con uno studio pubblicato a Firenze nel
1872, "Le inondazioni di Roma ed i provvedimenti che possono
ripararvi".
Il 10
luglio del 1877 si costituiva la "Società Nazionale di Ginnastica,
Scherma e Tiro a Segno", con sede nel palazzo dei conti Giannelli,
in via dei Cesarini 18, oggi affacciato su corso Vittorio Emanuele.
La
sezione della scherma era affidata proprio al Cerroti, all’epoca
tenente generale, fiorettista provetto, che amava tirare con il
braccio sinistro.
Filippo
Cerroti si spense a Roma il 20 giugno 1892.
Il suo
busto sul Gianicolo, opera di G. Senesi, fu realizzato nel 1903.
Dell’argomento si parlerà a Nuova Spazio Radio (88.100 MHz), a "Questa
è Roma", il programma ideato e condotto da Maria Pia Partisani,
in studio con Livia Ventimiglia il martedì dalle 14 alle 15 e in
replica il sabato dalle 10 alle 11.