Nella
straordinaria cornice del museo della Centrale Montemartini, dove passato remoto
e passato recente si incontrano e si fondono in un magico intreccio, fino al
prossimo 9 ottobre, Roma, con la mostra "Cities of New York", tributa il suo
omaggio alla Grande Mela nel decimo anniversario dell’attacco alle Twin Towers.
L’esposizione
estende il programma dell’edizione 2011 del September Concert, iniziativa che ha
ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e i patrocini di:
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Senato della Repubblica, Camera dei
Deputati, Ministero Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Ambasciata degli Stati Uniti d’America, Commissione Nazionale Italiana per
l’Unesco Regione Lazio. Organizzazione e comunicazione Compagnia per la Musica
in Roma, Euro Forum. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
L’esposizione è a
cura di Mariateresa Cerretelli e promossa dall’Assessorato alle Politiche
Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma
Capitale. Si snoda in un percorso di grande impatto emotivo con le immagini
scattate in quella data apocalittica ma si stempera e si arricchisce con le
molteplici visioni di New York interpretate da molti artisti contemporanei. La
città si rivela fonte d’ispirazione inesauribile e si riflette in un
caleidoscopio di linguaggi espressivi differenti, stimolando una profonda
riflessione sui vari aspetti della vasta metropoli americana.
Ci sono le foto
ormai famose di quel giorno drammatico nel centro di Manhattan, firmate dal
grande fotografo newyorkese Allan Tannenbaum, i disegni ispirati a Ground Zero
dell’artista americana Susan Crile, le foto di backstage e il video del film
Rebirth, realizzato in partnership di CBS Entertainment e con la colonna sonora
di Philip Glass, già presentato al Sundance Festival e accolto dal pubblico con
una standing ovation (Roma ospiterà la Prima Italiana la sera del 12 settembre
all’Auditorium Parco della Musica). Un altro americano, Michael Ackerman,
raccoglie nell’intima preziosità di una sequenza in Polaroid i volti delle
vittime dell’11 settembre.
Gabriele Basilico
restituisce l’immenso spazio urbano della Grande Mela, inciso nel suo
inconfondibile skyline.
Luciano Bobba
trasforma New York in un osservatorio ideale per cogliere gli scenari di vita e
crea attraverso le insegne pubblicitarie, un gioco di quinte sovrapposte.
Angelo Bucarelli
scolpisce nella sua installazione una grande scatola della memoria, un viaggio
evocativo con tanti oggetti di uso comune che hanno popolato le Torri quando
erano piene di vita.
Giusy Caltagirone
insegue con la sua fotografia l’incanto della musica che circola come un vortice
nella città americana.
Gabriele Croppi
sospende in un silenzio irreale una delle città più rumorose del mondo e carica
di narrazione e di poetica metafisica i suoi bianchi e neri profondi e
contrastati.
Olimpia Ferrari
filtra le sue memorie e i suoi sentimenti nella sacralità delle chiese
newyorkesi.
La luce americana
di Franco Fontana penetra in un paesaggio urbano in cui la folla sembra
galleggiare ed esalta con il gioco di luci e di ombre il teatro di strada del
vivere quotidiano. Del resto proprio Fontana, in un’intervista, definì la
fotografia l’arte di rendere visibile l’invisibile.
Maurizio Galimberti
scompone e ricompone nei suoi mosaici la verticalità dei palazzi e dei
grattacieli alzando lo sguardo sempre di più verso quel cielo terso da cui dieci
anni fa arrivarono orrore e morte .
Moreno Gentili
spiazza la mente e il cuore con la sua rivisitazione newyorkese e focalizza lo
sguardo sulla sua potentissima immagine, Twin Towers, New York, 2001, scattata
prima del maledetto 11 settembre con le ombre delle Torri gemelle che si
proiettano sulla città.
E Jay One,
esponente di graffiti art, traccia nel 2001 con il suo stile fumettistico, il
profilo di una città underground, regno assoluto di ritmi Hip-Hop e di scritte
murali e lo assembla in un video, ritmato dal mixage di Jr Ewing, DJ e dalla
direzione artistica di Alexandre Tayack di Soleil Noir .
Infine in
esposizione anche immagini tratte da un libro "New York. Born back into the
Past" scatti fugaci in bianco e nero di una New York evanescente e
intrigante, aperta a riflessioni di speranza, edito da Alinari-24 Ore. Perché, a
dispetto della morte e del terrore, a vincere deve essere l’auspicio di un mondo
migliore.
Il catalogo
Cities of New York è pubblicato da Gangemi Editore.