Il Risorgimento dei Romani |
Ulisse Seni, un eroe
di diciannove anni
Nella
sua "Storia delle guerre d’Italia dal 18 marzo 1848 al 28 agosto 1849" Luigi
Scalchi riferiva i principali episodi avvenuti il 12 giugno 1849 durante la
difesa della Repubblica Romana: "il secondo battaglione del reggimento Unione
combattè a petto a petto coi Francesi per distruggere le loro opere d’assedio.
Il Maggiore Panizzi che comandava il battaglione cadde sul campo di battaglia.
Incontrarono pure la stessa sorte i due Ufficiali Cremonini e Giordani. In
questo fatto d'armi il Generale Bartolomeo Galletti diede prove di alta
fermezza, ed ebbe ferito il suo Ajutante di campo, il Capitano Warne. Fu ferito
parimente Ulisse Seni romano ufficiale nel 2° reggimento di linea. Esso fu
colpito da una palla di stutzen nel capo mentre comandava il fuoco a
sinistra contro il nemico avvicinato a porta S. Pancrazio; morì pochi giorni
dopo". Questo nostro coraggioso concittadino aveva appena 19 anni. Altre notizie
si apprendono dal Monitore Romano del 18 giugno. Ulisse Seni aveva il grado di
sottotenente e fu ferito mentre infondeva coraggio ai suoi soldati, comandando
il fuoco a sinistra nel tentativo di impedire l’avanzata dei Francesi a Porta
San Pancrazio. "Non si udì voce di lamento dal suo labbro nei tre giorni di
tormentosa agonia che dovette soffrire nello Spedale di Santa Maria della Scala
ove del bombardamento si udiva senza interruzione il rimbombo; ma in mezzo alle
convulsioni e nei vaniloqui del delirio, ripeteva parole d’incitamento alla
battaglia e d’ira contro le quattro nazioni che con inique lotte la Patria
dilaniavano". Il giovane spirò il 15 giugno, alle 9 di mattina.
di
Cinzia Dal Maso
01 marzo 2011 |
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