Melchiorre Cartoni
era nato nel 1927 da una famiglia di marmorari romani. Nel 1848 partecipò alla
prima guerra d’indipendenza, arruolandosi tra i volontari. Il 10 giugno di
quello stesso anno combatté in difesa di Vicenza, rimanendo ferito. Fu poi tra i
difensori di Roma nel 1849. Alla caduta della Repubblica, rimase a Roma, ma fu
rinchiuso sia alle Carceri Nuove che al San Michele per attività cospiratorie.
Il 15 agosto del 1862, accusato di complotto contro lo Stato, si nascose in casa
di parenti fino alla notte del 4 settembre, quando, durante un violento
temporale, raggiunse Fiano Romano, dove trovò un’imbarcazione sulla quale
attraversò fortunosamente il Tevere in piena. Passato il confine, andò a Rieti,
quindi a Perugia e infine a Cortona, ospite del marchese Gualtiero. Peregrinò
per l'Italia rimanendo in contatto con molti patrioti. Dal 1865 al 1870 abitò
quasi ininterrottamente a Poggio Moiano, dove la sua casa fu sempre aperta a
emigrati e perseguitati politici.
Il governo italiano
gli affidò importanti incarichi. Fu presidente del comitato per l'emigrazione e
organizzò le squadre dei volontari romani per la campagna del 1866. Fu membro
del Comitato Nazionale Romano e nel 1867 partecipò all’organizzazione della
spedizione di Mentana. Il 20 settembre del 1870 rientrò a Roma attraverso la
breccia di Porta Pia, quindi, modesto e sereno, tornò al suo studio di marmoraro.
Il suo busto al Gianicolo fu eseguito nel 1920 dallo scultore Giuseppe Tonnini.
Di Melchiorre
Cartoni si parlerà a Nuova Spazio Radio (88.100 MHz), a "Questa è Roma",
il programma ideato e condotto da Maria Pia Partisani, in studio con Livia
Ventimiglia il martedì dalle 14 alle 15 e in replica il sabato dalle 10 alle 11.