Filippo
De Cupis era nato a Roma, ma a 20 anni appena si era trasferito in
Sabina per gestire un feudo del principe Marcantonio Borghese,
andando ad abitare a Poggio Moiano con la moglie Giulia. Lo zio
Camillo, intimo amico di Melchiorre Cartoni, gli aveva instillato
fin dall’infanzia valori come patria e libertà. Il libro si sofferma
sull’incontro di Filippo con i figli di Garibaldi, Menotti e
Ricciotti, e sulla sua partenza nel 1866 - insieme con il fratello
Cesare De Cupis, il noto studioso della Campagna Romana - come
volontario nella terza guerra d’Indipendenza, dove si guadagnò i
gradi di capitano.
Nell’agosto del 1867 Filippo venne convocato a Orvieto da Giuseppe
Garibaldi, che gli affidò il delicato incarico di gestire le risorse
economiche per far fronte alle necessità di una parte delle truppe.
Seguirono le sanguinose battaglie di Monterotondo e Mentana. In
quest’ultima località le camicie rosse videro svanire le proprie
speranze di vittoria davanti ai nuovi fucili a retrocarica dei
francesi, gli chassepots.
Nel
1869 nasceva Luigi, il primo figlio di Giulia e Filippo. La festa
per il lieto evento fu organizzata dal fraterno amico di Filippo,
Leopoldo Brigazzi.
Quando
la vita sembrava sorridere alla famiglia, che si andava allargando
con la nascita di tre bambine e di un altro maschio, il destino
volle giocare un tiro crudele. Filippo, con l’ingenuità dei
galantuomini, si lasciò convincere da un banchiere, un tale Giuseppe
Nobili, ad affidargli una parte consistente del patrimonio ereditato
dal padre, per giocarlo in borsa. Fu un disastro. Non solo il Natali
gli prosciugò il conto, ma la banca gli ipotecò ogni proprietà.
Filippo cominciò a cercare l’imbroglione in lungo e in largo per la
Penisola. Alla fine lo trovò a Torino, ma solo per capire che da lui
non avrebbe potuto ottenere nulla. Completamente sul lastrico, trovò
un lavoro come fuochista su un vapore diretto a San Paolo del
Brasile, dove peraltro sembra non sia mai arrivato. Da allora la
famiglia non seppe più niente di lui.
Di
Filippo De Cupis si è parlato a Nuova Spazio Radio (88.100 MHz), a "Questa
è Roma", il programma ideato e condotto da Maria Pia Partisani,
in studio con Livia Ventimiglia il martedì dalle 14 alle 15 e in
replica il sabato dalle 10 alle 11.