"Sono
appassionato delle cose che si vedono. Provo compassione per le cose destinate a
scomparire, "fissandole" con un'istantanea forse le salvo", spiega Maurizio
Agostinetto, nella cui attività fotografica il "ribaltamento di consuetudine" è
l’obiettivo principale, per un percorso artistico in cui le immagini
concretizzano il sogno e il mito: le idee sono prima nate nella mente e in
seguito catturate attraverso l'obiettivo.
Nel "Catalogo delle
cose illuminate" - alla Sala S. Rita (via Montanara 8) dal 9 febbraio al 24
marzo - con la promozione dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro
Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura -
Maurizio Agostinetto espone "un catalogo puramente personale e arbitrario delle
‘cose illuminate’ nel tentativo se pur parziale di ‘salvarle’ prima che una
lieve variazione della luce, una pioggia, o il variare del mio punto di vista le
faccia scomparire per sempre".
In esposizione 52
soggetti visti ognuno in 7 variabili, per un totale di 364 istantanee scattate
durante un viaggio di 860 chilometri in bicicletta lungo il cammino di Santiago
de Compostela, nella primavera del 2009. "Mi sono aggregato, gregario, a quel
popolo di camminanti che da secoli percorre quel cammino ognuno con il suo
passo, ognuno con il suo perché", racconta Agostinetto.
L’artista inventa
una personale e ironica classificazione dei propri scatti, immaginando un gioco
complesso e affascinante con i visitatori della mostra: coesistono più
possibilità di interpretazione tra titolo e immagine stessa e - accanto a
didascalie che rimandano a oggetti o situazioni realistiche - si trovano titoli
astratti per situazioni o oggetti del tutto ordinari. Toccherà agli spettatori
riempire questo scarto.
Dal lunedì al
venerdì dalle 10 alle 18. Ingresso gratuito. Per informazioni: tel. 060608,
0667105568, oppure www.salasantarita.culturaroma.it