Un volume di Francesco
Laddaga, Maria Pia Partisani e Fabrizio Vistoli |
Alla
riscoperta della via Flaminia
La
via Flaminia, una delle arterie più importanti dell’antichità,
costituiva un rapido e agevole collegamento di Roma con la costa
settentrionale dell’Adriatico e con la Gallia Cisalpina.
Il suo
percorso, soprattutto nella parte più vicina all’Urbe, è costellato
di monumenti ed è stato interessato da eccezionali ritrovamenti.
Basti pensare a quel lontano pomeriggio del 20 aprile 1863, quando,
presso il muro di cinta della villa di Livia tornò alla luce una
statua marmorea "rappresentante Cesare Augusto con Veste Militare,
dell’altezza di palmi 10, con un piccolo Putto nudo a Cavallo sopra
un Delfino", come si legge in un rapporto dell’epoca, redatto da
Paolo D’Ambrogi. Si trattava della scultura romana divenuta celebre
come l’Augusto di Prima Porta, ora ai Musei Vaticani. Il classico
ritmo policleteo è trasformato nel gesto tipicamente romano di
alzare il braccio a prendere la parola. Sulla corazza da parata è
raffigurata la restituzione, alla presenza delle allegorie della
Terra e del Cielo, delle insegne tolte a Crasso dai Parthi durante
la battaglia di Carrae. Solo dieci giorni più tardi, si rinvenivano
alcuni ambienti sotterranei, di cui uno decorato con le
naturalistiche e freschissime pitture raffiguranti un giardino
popolato di piante, fiori e uccelli.
Oggi
pomeriggio alle 17.30, a piazza Venezia 11, sarà presentato il
volume "La riscoperta della via Flaminia più vicina a Roma: storia,
luoghi, personaggi", che raccoglie gli Atti dell’Incontro di Studio
tenutosi a Roma, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis, il 22 giugno
2009 ("Fors Clavigera", I), a cura di Fabrizio Vistoli, Roma,
Edizioni Nuova Cultura .
Interverranno Francesco Maria Giro, Dino Gasperini, Umberto
Broccoli, Roberto Cantiani. Saranno presenti gli autori: Francesco
Laddaga, Maria Pia Partisani, Fabrizio Vistoli.
di
Antonio
Venditti
15 febbraio 2011 |
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