La fontana,
realizzata nel 1865, poggia su un basamento con tre gradini e si rifà al
repertorio tardo rinascimentale di Giacomo della Porta per quanto riguarda gli
elementi architettonici. La decorazione, invece, attinge al repertorio del
barocco romano. Certo Busiri Vici si ispirò alla più antica e celebre fontana
del rione, quella davanti alla chiesa di Santa Maria in Trastevere.
Sulle specchiature
della vasca ottagona inferiore in travertino si alterna allo stemma pontificio
la scritta "Pius IX P.M. / Anno Dom. /MDCCCLXV / Pont. XX". Al centro della
vasca, su un piedistallo ottagonale, quattro delfini sorreggono con le code un
catino ornato sul bordo da una baccellatura, dal quale l’acqua esce verso il
basso attraverso quattro bocche leonine. In questo secondo catino si ergono
quattro putti con coda di sirena una sorta di cappello a scaglie, da cui esce
uno zampillo.
Originariamente la
fontana era chiusa da una cancellata in ferro e circondata da aiuole. Oggi è
delimitata da otto colonnotti in travertino posti agli angoli dell’ottagono
della vasca.
La fontana è stata
restaurata una prima volta nel 1859, quando versava in una grave condizioni di
degrado, quindi nuovamente nel 1996.