Cosa
può legare un giornalista sportivo e una storica dell’arte? Innanzi
tutto la fede giallorossa e ora anche un libro: "Il talento di
Francesco. Totti e Borromini: due fuoriclasse a confonto" di Enrico
Maida e Fulvia Strano (EdiLet - Edilazio Letteraria, 112 pagine con
illustrazioni a colori di Franco Zampetti, 12,00 euro). Certo un
volume originalissimo, che unisce la storia dell’arte a quella del
calcio, partendo dal presupposto che un talento sia tale in ogni
epoca e in qualsiasi campo si manifesti, a prescindere dal genere di
capolavoro che esprime. Gli autori vogliono dimostrare proprio
questo, sfatando il pregiudizio di una "incompatibilità ambientale"
tra forme e linguaggi artistici, a partire da quell’unicum che
caratterizza il talento dei due protagonisti – entrambi nati il 27
settembre – indirizzandone gli esiti: Roma, straordinaria location
per "miracoli" quotidiani. Come avverte Vincenzo Cerracchio nella
prefazione, "il ritratto dei due Francesco è una sfaccettatura
continua, un insieme di particolari, di curiosità, d’introspezioni
che finiscono per rendere vivida e realistica l’intuizione di
metterli a confronto. E perché il primo denominatore comune, quella
Roma ‘magnifica e presuntuosa’ nella quale i due si muovono e si
riflettono, a distanza di secoli, da sottofondo che sembrava si erge
quasi subito a prepotente protagonista".
Questo
libro è una sfida che i due autori hanno saputo vincere. "Il talento
non ha territorio – spiega Maida - e qui siamo in presenza di due
fuoriclasse sullo sfondo di una Grande Madre, una città unica al
mondo". "La verità è che a Roma tutto è possibile, o quanto meno
così appare", ribatte Strano.
"Il
talento di Francesco" è un accattivante libro su Roma, sui suoi
capolavori, architettonici e tecnici, sulle bellezze artistiche di
Borromini e sulle prodezze calcistiche di Totti, ma non è necessario
essere cultori d’arte né tifosi della Sud per goderselo appieno.
Enrico
Maida - giornalista suo malgrado (avrebbe voluto occuparsi di
montaggio cinematografico ma incappò nell'unico film sbagliato del
grande Pietro Germi) - è attualmente editorialista del Messaggero
dopo essere stato inviato del Giornale di Montanelli, redattore capo
della Gazzetta dello Sport e vicedirettore del Corriere dello
Sport-Stadio. Romanista dalla nascita, prese parte alla famosa
colletta del Sistina devolvendo mille lire, tutta la sua paghetta di
adolescente.
Fulvia
Strano si occupa di comunicazione e divulgazione dell’arte presso il
pubblico di appassionati e cultori della materia. Molti anni prima
della laurea, quando ancora era soltanto una bambina, suo padre la
portò allo stadio Olimpico per vedere la Roma di Giacomino Losi e fu
amore a prima vista. Per la Edilazio ha già pubblicato La forma del
tempo. Appunti per un manuale poco accademico di storie dell’arte
(2009).