Ai Musei Capitolini inaugurata la Sala del Medioevo
Un posto d’onore per Carlo I d’Angiò
di Antonio Venditti

Novità per le collezioni dei Musei Capitolini: dallo scorso 30 luglio, grazie all’impegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma e della Sovraintendenza ai Beni Culturali, è stato aperto al pubblico un nuovo spazio di grande interesse storico-artistico: la Sala del Medioevo, allestita al primo piano del Palazzo dei Conservatori nel cinquecentesco ambiente dell’antico Archivio Capitolino, dove si custodivano i documenti pubblici.

Il pezzo principale della Sala è costituito dalla monumentale statua di Carlo I d’Angiò, re di Sicilia e senatore di Roma, attribuita allo scultore e architetto toscano Arnolfo di Cambio, forse in origine collocata all’interno della grande aula medioevale del primo piano del Palazzo Senatorio – l’attuale Aula di Giulio Cesare - dove il Senatore, o un suo vicario, amministrava la giustizia civile e penale.

Originariamente dipinta con colori brillanti e impreziosita da dorature, era l’elemento più significativo di un Monumento onorario dedicato al sovrano angioino in Campidoglio intorno agli anni 1275-1277 e probabilmente realizzato nel periodo in cui Carlo d’Angiò ottenne per la seconda volta il titolo di Senatore di Roma (1268 e il 1278).

La statua del sovrano, ricavata da un elemento architettonico antico, è ora presentata al pubblico in un nuovo, suggestivo allestimento accanto al meno conosciuto frammento marmoreo di arco gotico decorato con una figura a rilievo di Trombettiere.

Carlo I d’Angiò, figlio di Luigi VIII di Francia e di Bianca di Castiglia, è raffigurato seduto su un trono pieghevole privo di schienale, il faldistorio, decorato con due protomi di leone. Ha un atteggiamento di maestosa dignità e indossa una lunga veste ed un ampio mantello un tempo dipinto di azzurro e decorato con i gigli dorati, colori ed emblemi della casa reale di Francia e d’Angiò. Sul capo ha una preziosa corona, solo in parte conservata, e nelle mani, modificate in occasione di un restauro del tardo Quattrocento, impugnava uno scettro o una corta spada e il globo, simbolo del potere. Il volto, pur nella sua solennità, mostra l’impegno dell’artista per rendere i dettagli fisionomici che ne fanno un ritratto realistico, quali i lunghi solchi delle guance.

La Statua, oggetto di un importante intervento di restauro nel 1981, perfezionato nel 2005 da Giovanna Martellotti, Cinzia Silvestri, Maria Grazia Chilosi e Doretta Mazzeschi della Conservazione Beni Culturali, è stata esposta nel 2005, insieme al frammento di arco con il Trombettiere, alla mostra fiorentina dedicata ad Arnolfo di Cambio.

Nella sala sono allestite altre opere che contribuiscono a illustrare la storia del Campidoglio nell’età di mezzo. Alcune di queste, come le duecentesche unità di misura a base quadrangolare per l’olio, il vino e le granaglie (denominate congi), documentano la presenza sul Campidoglio del più importante mercato di Romanell’area compresa tra l’antico Palazzo Senatorio e la chiesa e convento di Santa Maria in Aracoeli; altre, come il pannello cosmatesco proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Aracoeli, opera di Lorenzo di Tebaldo con il figlio Jacopo, illustrano la raffinata cultura dei marmorari romani tra la fine del XII e i primi del XIII secolo. Splendido il bordo decorato con scene della vita di Achille, appartenente a una mensa del IV secolo.

Il nuovo allestimento, ideato dall’architetto Francesco Stefanori, con la direzione scientifica di Claudio Parisi Presicce ed Elena Bianca Di Gioia, è stato realizzato anche grazie al contributo delle due società cinematografiche Cinebazar Inc. di Tokyo ed M-Cube di Roma.

I lavori di allestimento sono stati eseguiti dalla Società Meloni Fabrizio Srl; il trasporto e la movimentazione delle opere d’arte sono stati curati dalla Società Minguzzi Srl; i Servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura.

Per l’inaugurazione della Sala del Medioevo la Direzione dei Musei Capitolini ha curato, con la casa editrice Campisano Editore di Roma, la pubblicazione di un volume a stampa, in lingua italiana e inglese, che illustra le opere esposte.

Dell’argomento si parlerà a Nuova Spazio Radio (88.150 MHz), nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma", il programma ideato e condotto dalla professoressa Maria Pia Partisani, in onda ogni mercoledì dalle 13 alle 14 e in replica la domenica dalle 9.30 alle 10.30.

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