Novità
per le collezioni dei Musei Capitolini: dallo scorso 30 luglio,
grazie all’impegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della
Comunicazione del Comune di Roma e della Sovraintendenza ai Beni
Culturali, è stato aperto al pubblico un nuovo spazio di grande
interesse storico-artistico: la Sala del Medioevo, allestita al
primo piano del Palazzo dei Conservatori nel cinquecentesco ambiente
dell’antico Archivio Capitolino, dove si custodivano i documenti
pubblici.
Il pezzo principale della Sala è
costituito dalla monumentale statua di Carlo I d’Angiò, re di
Sicilia e senatore di Roma, attribuita allo scultore e architetto
toscano Arnolfo di Cambio, forse in origine collocata all’interno
della grande aula medioevale del primo piano del Palazzo Senatorio –
l’attuale Aula di Giulio Cesare - dove il Senatore, o un suo
vicario, amministrava la giustizia civile e penale.
Originariamente dipinta con colori
brillanti e impreziosita da dorature, era l’elemento più
significativo di un Monumento onorario dedicato al sovrano angioino
in Campidoglio intorno agli anni 1275-1277 e probabilmente
realizzato nel periodo in cui Carlo d’Angiò ottenne per la seconda
volta il titolo di Senatore di Roma (1268 e il 1278).
La statua del sovrano, ricavata da un
elemento architettonico antico, è ora presentata al pubblico in un
nuovo, suggestivo allestimento accanto al meno conosciuto frammento
marmoreo di arco gotico decorato con una figura a rilievo di
Trombettiere.
Carlo I d’Angiò, figlio di Luigi VIII
di Francia e di Bianca di Castiglia, è raffigurato seduto su un
trono pieghevole privo di schienale, il faldistorio, decorato con
due protomi di leone. Ha un atteggiamento di maestosa dignità e
indossa una lunga veste ed un ampio mantello un tempo dipinto di
azzurro e decorato con i gigli dorati, colori ed emblemi della casa
reale di Francia e d’Angiò. Sul capo ha una preziosa corona, solo in
parte conservata, e nelle mani, modificate in occasione di un
restauro del tardo Quattrocento, impugnava uno scettro o una corta
spada e il globo, simbolo del potere. Il volto, pur nella sua
solennità, mostra l’impegno dell’artista per rendere i dettagli
fisionomici che ne fanno un ritratto realistico, quali i lunghi
solchi delle guance.
La Statua, oggetto di un importante
intervento di restauro nel 1981, perfezionato nel 2005 da Giovanna
Martellotti, Cinzia Silvestri, Maria Grazia Chilosi e Doretta
Mazzeschi della Conservazione Beni Culturali, è stata esposta nel
2005, insieme al frammento di arco con il Trombettiere, alla mostra
fiorentina dedicata ad Arnolfo di Cambio.
Nella sala sono allestite altre opere
che contribuiscono a illustrare la storia del Campidoglio nell’età
di mezzo. Alcune di queste, come le duecentesche unità di misura a
base quadrangolare per l’olio, il vino e le granaglie (denominate
congi), documentano la presenza sul Campidoglio del più importante
mercato di Romanell’area compresa tra l’antico Palazzo Senatorio e
la chiesa e convento di Santa Maria in Aracoeli; altre, come il
pannello cosmatesco proveniente dalla chiesa di Santa Maria in
Aracoeli, opera di Lorenzo di Tebaldo con il figlio Jacopo,
illustrano la raffinata cultura dei marmorari romani tra la fine del
XII e i primi del XIII secolo. Splendido il bordo decorato con scene
della vita di Achille, appartenente a una mensa del IV secolo.
Il nuovo allestimento, ideato
dall’architetto Francesco Stefanori, con la direzione scientifica di
Claudio Parisi Presicce ed Elena Bianca Di Gioia, è stato realizzato
anche grazie al contributo delle due società cinematografiche
Cinebazar Inc. di Tokyo ed M-Cube di Roma.
I lavori di allestimento sono stati
eseguiti dalla Società Meloni Fabrizio Srl; il trasporto e la
movimentazione delle opere d’arte sono stati curati dalla Società
Minguzzi Srl; i Servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura.
Per l’inaugurazione della Sala del
Medioevo la Direzione dei Musei Capitolini ha curato, con la casa
editrice Campisano Editore di Roma, la pubblicazione di un volume a
stampa, in lingua italiana e inglese, che illustra le opere esposte.
Dell’argomento si parlerà a Nuova
Spazio Radio (88.150 MHz), nel corso dell’Intervista possibile di
"Questa è Roma", il programma ideato e condotto dalla professoressa
Maria Pia Partisani, in onda ogni mercoledì dalle 13 alle 14 e in
replica la domenica dalle 9.30 alle 10.30.