La Locanda della Vacca Vannozza Cattanei vi partorì quattro figli del Papa
Un palazzetto in vicolo del Gallo, quasi all’angolo con piazza Campo de’ Fiori, è caratterizzato da un singolare stemma: era la "Locanda della Vacca", gestita, all’inizio del Cinquecento, da Vannozza Cattanei, l'amante di papa Alessandro VI Borgia, a cui diede quattro figli, Lucrezia, Cesare, Juan e Josè, tutti partoriti in questo edificio. Lo stemma è diviso in quattro zone: in alto a sinistra si nota un toro, in basso a destra ci sono sei fasce chiare e scure; in altri due campi si vedono un leone rampante, un leone uscente e un compasso. Il toro e le fasce sono l'arme dei Borgia, il leone rampante l'arme dei Cattanei e il leone uscente quelle di Carlo Canale, il terzo marito di Vannozza Cattanei. Tale stemma fu posto sopra una delle porte ad arco da Vannozza alla fine del 1514, dopo la morte di Alessandro VI, quando la donna divenne proprietaria della locanda, situata in un punto di Roma veramente vantaggioso, a un passo da Campo de' Fiori, centro di affari e commerci e passaggio obbligato delle processioni papali dirette a S. Giovanni e a S. Maria Maggiore, oltre che degli ambasciatori e dei principi che si recavano ai palazzi vaticani. A quanto sembra, Vannozza amava trafficare in compravendite e affitti di osterie e locande: il suo nome compare in documenti relativi alle locande del "Biscione", del "Leone grande" e del "Leone piccolo", site a via Tor di Nona, da lei subaffittate ai capitani delle vicine carceri, i quali facevano buoni affari fornendo il vitto per se stessi e per i prigionieri. Dopo aver fatto restaurare l'osteria della Vacca, Vannozza la diede in locazione per tre anni e poi la cedette a ospedali e associazioni religiose in cambio di tre messe l'anno, una per sé e le altre per due dei suoi tre mariti, come ricordavano le lapidi apposte sull’ospedale della Consolazione e su quello di San Giovanni. |
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